“Mi fai una chiara?”, quante volte anche tu hai ordinato la tua birra in base al colore? Non sorprenderti se il birraio dietro al bancone, ti ha squadrato con aria di sufficienza.
No, non avevi il prezzemolo tra i denti, è solo che chiedere una birra riferendoti all’aspetto cromatico non ha molto senso. Insomma, non è un’indicazione precisa rispetto a ciò che ti troverai nel bicchiere e un vero esperto lo sa. Per esempio, una chiara, potrebbe essere una leggera Pils, ma anche un’amara IPA.
Se però l’abito non fa il monaco, è anche vero che la vista è il primissimo dei sensi coinvolti nella scelta della tua bionda, rossa o blanche, tanto da ordinare proprio per colore. Eccoti allora una bella classificazione delle birre per colore 🙂
Quanti colori può avere una birra? Le sfumature possono essere davvero tantissime, ma a determinarle è sicuramente il malto utilizzato. Oggi andiamo a scoprirne tre: blanche, blonde e rossa. Andiamo!
Quando nel mondo della birra ti imbatti nel “colore bianco”, spesso e volentieri il responsabile è il frumento. Caso celebre è rappresentato dalle Weiss (bianco in tedesco), prodotte con grano maltato e contraddistinte da note di banana matura e chiodi di garofano. Poi ci sono le Blanche (bianco in francese), che a differenza delle cugine tedesche, prevedono l’utilizzo di frumento non maltato. Anche il birrificio del Molino ha la sua dose di candore, grazie alla nostra Blanche con Grani Antichi Senatore Cappelli perché chi più di noi, che di cereali ce ne intendiamo per davvero, poteva utilizzare ad arte questo frumento!
Una tavolozza di gialli diversi, da quello pallido a quello più sgargiante, di una bella nuance dorata. Il colore paglierino è dato, come già detto in precedenza, dal malto d’orzo, essiccato a basse temperature oppure da cereali che non lasciano colorazione, come il frumento o l’avena. Per questo pantone, prova subito la nostra Bionda Golden Ale o la nostra IPA, duebirre davvero distanti tra loro, anche se accomunate dalla stessa sfumatura cromatica.
Ecco infine arrivare lei, la spumeggiante rossa, che può variare da un caldo colore ambrato fino a quasi un bronzo-marrone. Questo perché è creata con malti caramellati, mentre la sfumatura più o meno intensa deriva dal grado di tostatura. In Belgio, per esempio, ci sono le Flemish Red Ale, antico stile che si caratterizza per una spiccata acidità e note di frutta rossa. Di un bel colore ambrato è poi la nostra Rossa Amber Ale, dal gusto complesso con sentori di caramello, frutti rossi maturi, miele e liquirizia.
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