Cin cin, alla salute, cheers, prosit, salud, vida… in ogni parte del mondo alzare i bicchieri al cielo è da sempre il rito più diffuso per augurare un futuro pieno di possibilità.
Incerti su cosa stappare? Per le Feste, la birra è fondamentale: una bevanda inclusiva perché adatta a tutti, senza alcuna distinzione di genere, età, provenienza o stile di vita. E a noi il Natale piace proprio così!
Una bevanda sinonimo di tradizione e cultura, convivialità e relax, gusto e leggerezza, ma non solo. Secondo la recente indagine condotta da Bva Doxa per il Centro Informazione Birra (Cib) di Assobirra, la fotografia periodica sul mondo birrario italiano attraverso lo sguardo dei consumatori, 9 italiani su 10 considerano la birra una “bevanda inclusiva”. Approfondiamo insieme cosa è emerso da questa analisi:
Sotto i riflettori le tematiche DEI (Diversity, Equity and Inclusion), coinvolgendo Mathieu Schneider, project director dei Brewers of Europe, l’organizzazione che rappresenta gli interessi di oltre 10.000 birrifici europei. Dal CIB di AssoBirra emerge come il tema sia conosciuto da quasi tutti i partecipanti all’indagine (87%) e associato prevalentemente all’accettazione e alla valorizzazione delle differenze (39%), all’inclusione sociale (35%) e al riconoscimento dell’unicità individuale (19%). Tra i target, la Gen Z è la più informata (93%), seguita dai Millennials. Il 36% del campione dichiara di essere personalmente toccato dalle tematiche DEI e, scendendo più nel dettaglio, la Gen Z lo è in misura maggiore rispetto agli altri (50%).
L’89% degli intervistati considera la birra una bevanda inclusiva, un’opinione trasversale a tutte le fasce di età. Tra le motivazioni, in primis la sua ampia reperibilità in tutti i Paesi del mondo (87%), seguita dalla capacità di creare un ambiente di socializzazione rilassato e aperto (86%). Apprezzati particolarmente anche la bassa gradazione alcolica (82%) e il rapporto qualità-prezzo tra i più convenienti in assoluto (81%). Per circa il 60% dei consumatori la birra si distingue, inoltre, come un elemento che rispecchia le tradizioni locali. Secondo l’indagine la birra, in quanto elemento in grado di unire passato e futuro, diventa uno strumento per promuovere lo sviluppo sociale e l’integrazione.
I dati emersi dal CIB di AssoBirra sono tuttavia solo un punto di partenza. Persistono infatti, alcuni pregiudizi: il 57% degli intervistati la ritiene una bevanda che si addice maggiormente agli uomini. Un “gender gap” che si rafforza nella percezione da parte della Gen X (58% vs 39%) ma che coinvolge anche Gen Z (55% vs 41%) e Millennials (59% vs 42%). Alcune differenze emergono anche per quanto concerne le fasce di età: per la Gen Z la birra è infatti più adatta agli individui dai 25 ai 44 anni, per Millenials e Gen X il target si allarga invece ai soggetti fino ai 54 anni.
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